Riciclare e Riutilizzare le cartucce delle proprie stampanti è certamente la forma più efficace ed intelligente di riutilizzo dei rifiuti.
Questa pratica consente una riduzione considerevole di impiego di materia prima ed energia.
Le cartucce da stampa, se opportunamente raccolte, selezionate, bonificate, smontate e ricostruite possono tornare a svolgere egregiamente il loro lavoro senza compromettere la qualità della stampa, la durata e la funzionalità delle stampanti.
Sono infatti sempre più frequenti casi in cui gli stessi produttori di stampanti riciclano le cartucce dei loro concorrenti commercializzandoli come prodotti “alternativi”.
Lo stesso decreto 152/2006 al paragrafo 13.20 definisce in modo chiaro la tipologia del rifiuto che può essere riutilizzato, riciclato e recuperato.
“Gruppo cartuccia toner per stampanti laser, contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti fax e calcolatrici a getto d’inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad aghi”.
Esiste una procedura privilegiata che consente agli utilizzatori di valorizzare i prodotti usati magari impiegandoli nuovamente nei propri processi di stampa con un notevole risparmio ECONOMICO oltre che ECOLOGICO.
Anche i consumabili usati sono considerati rifiuti speciali NON pericolosi che NON possono finire trai i rifiuti comuni o nel cassonetto ma devono essere classificati con codici specifici ed affidati ad aziende autorizzate
CER 080318 – CER 160216 per materiale destinato ad operazioni di recupero R13 ed R5.
E’ comunque necessario farsi rilasciare il formulario d’identificazione del rifiuto che il produttore deve conservare per 5 anni.
I consumabili che non possono tornare a svolgere il loro lavoro, vengono bonificati, smontati ed avviati al recupero di materia prima:
- Plastica (solitamente ABS)
- Gomme
- Rame
- Minio ed altra minuteria