Il modo più efficace per gestire la raccolta differenziata dei rifiuti informatici e senza dubbio il “porta a porta”. Questo richiede al Cliente un impiego modesto nella fase organizzativa ed a RIG.ECO srl garantisce la possibilità di ritirare materiale non danneggiato che può essere recuperato con maggiore facilità e senza rischi per la salute degli operatori.
I rifiuti tecnologici in ufficio si dividono in due grandi gruppi: CONSUMABILI E APPARECCHIATURE:
i consumabili comprendono vecchi nastri in tela, le bobine di TTR, cartucce toner, gruppi OPC-drum, cartucce a getto d’inchiostro; le apparecchiature sono quelle utilizzate nelle normali attività in azienda ed ufficio: PC, stampanti, fax, copiatrici, multifunzioni, scanner, macchine da scrivere, calcolatrici ecc..
Esiste inoltre la possibilità di “smaltire” e distruggere i vecchi archivi cartacei, richiedendo la distruzione certificata dei dati.
Tutte le fasi di ritiro, trasporto demolizione, recupero e riutilizzo sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i che identifica questi prodotti come RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI classificandoli con codici identificativi specifici:
· Consumabili: CER 080318 e 160216
· Apparecchiature: CER 160214-160216
· Archivi cartacei: CER 200101
I Rifiuti Tecnologici vanno affidati ad Aziende autorizzate alla gestione di questi scarti, abilitati al trasporto, allo stoccaggio ed al recupero. (scarica le autorizzazioni di RIG.ECO)
Per le fasi di ritiro-trasporto è necessario la compilazione del formulario d’identificazione del rifiuto. (scarica un esempio con istruzioni)
Il servizio di raccolta differenziata viene attivato direttamente a seguito di chiamata del Cliente oppure, per esigenze specifiche, con la stipula di contratti annuali. (scarica il modulo per la richiesta)
Il ritiro dei rifiuti tecnologici è organizzato sia presso gli utilizzatori finali che i rivenditori.
Buona parte di ciò che ritiriamo torna sul mercato come “prodotto riciclato”, evitando così inutili sprechi di materia prima ed energia: le cartucce vengono ricostruite e rivendute, arrivando a percentuali di recupero vicine addirittura al 90%; le apparecchiature vengono rigenerate oppure utilizzate per il recupero di ricambi impiegati poi nelle manutenzioni, gli archivi cartacei, una volta distrutti, vengono avviati al recupero della carta.